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Le piattaforme di lavoro digitali hanno trasformato il mondo del lavoro e posto nuove sfide che vanno affrontate in modo deciso. Se da un lato le oltre 500 piattaforme attualmente attive nell’UE creano opportunità di lavoro, dall’altro chi vi lavora è esposto a rischi quali l’intensificazione del lavoro, l’applicazione limitata delle norme in tema di SSL e l’insicurezza del posto di lavoro. Allo stesso tempo, lavorare per una Un mercato o servizio online che opera su tecnologie digitali (comprese le applicazioni mobili) possedute e/o gestite da un’impresa, facilitando l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro fornito da un lavoratore della piattaforma. Tra gli esempi di piattaforme si annoverano Uber, Glovo, Wolt e Task Rabbit. può rappresentare un’opportunità per alcuni gruppi di lavoratori, come i lavoratori disabili o i migranti, di entrare o rientrare nel mercato del lavoro.

Due nuovi documenti di discussione, che rientrano nel nostro progetto di ricerca sulla digitalizzazione e la SSL, offrono approfondimenti sui seguenti temi:

prevenzione e gestione dei rischi per la salute e la sicurezza nel lavoro su piattaforma digitale, con esempi di pratiche e strumenti attuati dalle piattaforme digitali per promuovere condizioni di lavoro sicure; e

diversità della forza lavoro e piattaforme di lavoro digitali: implicazioni per la sicurezza e la salute sul lavoro, con discussioni sulle modalità con cui il Per lavoro su piattaforma digitale si intende qualsiasi tipo di lavoro retribuito fornito su una piattaforma digitale, attraverso di essa o per sua mediazione, ossia un mercato online che opera su tecnologie digitali e facilita l’incontro tra domanda e offerta di lavoro. possa rappresentare un trampolino di lancio verso l’occupazione per specifici gruppi di lavoratori.

Il lavoro su piattaforma digitale è uno degli ambiti prioritari della nostra prossima campagna 2023-25 «Salute e sicurezza sul lavoro nell’era digitale».

Per maggiori informazioni consulta le nostre precedenti pubblicazioni.